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REL-AZIONI: Azioni a due
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REL-AZIONI: Azioni a due

  • Francesca Di Sarno

Spesso ignoriamo o ci dimentichiamo che le relazioni che viviamo sono lo specchio di ciò che abbiamo dentro e riflettono anche la relazione che abbiamo con noi stessi.
Con questo mi riferisco al rapporto con il nostro Bambino Interiore, che rende manifesto il rapporto che i nostri genitori interiorizzati avevano con noi quando eravamo piccoli.

Ti invito a porti queste domande in silenzio, chiudendo gli occhi ad ogni domanda per entrare in contatto profondo con te e fare emergere le risposte sottoforma di ricordi, emozioni e sensazioni attraverso un canale non razionale.

 

Come venivi trattato quando eri piccolo?

Come si comportava tua madre con te?

Come si poneva tuo padre con te?

 

Che rapporti avevi con i tuoi fratelli e/o sorelle?

C’era competizione?

C’era invidia o gelosia?

C’era complicità?

 

Ti sei mai sentito vist* da tuo padre e tua madre?

Ti sei mai sentit* compres* da loro?

Ti sei sentito accettat* dai tuoi genitori?


Ogni relazione vissuta, nel bene e nel male, è sempre evolutiva per noi, portandoci dei doni e delle opportunità di crescita rispetto a ciò che viviamo, che sarebbe utile riuscire ad individuare e cogliere, con la giusta elaborazione emotiva.

Mi riferisco alle emozioni vissute pienamente , alla conoscenza di altri aspetti di noi stessi , ad una completezza maggiore del nostro mosaico interiore , ad una chiarezza in più rispetto a ciò che desideriamo per noi e alla consapevolezza di cosa non siamo più disposti a tollerare nella nostra vita , sulla base degli insegnamenti ricevuti .

 

Noi diamo agli altri ciò che abbiamo dentro e ciò che siamo capaci di dare.

 

Questo lo facciamo in funzione del nostro livello di coscienza, sulla base di ciò che siamo diventati nel Qui e Ora, in seguito alle esperienze fatte nella vita, siano esse piacevoli che spiacevoli.

 

Quanto riesci a dare in Amore?

Sei in grado di aprirti a ricevere?

Ti permetti di creare un flusso equilibrato tra il dare e ricevere?

Ognuno di noi porta con sé un bagaglio di ferite emotive derivanti dal proprio passato (famiglia, esperienze relazionali, vite precedenti) che ci hanno condizionato al punto da indurci a costruire delle maschere protettive per sentirci amati e accettati, adattandoci all’ambiente familiare quando eravamo piccoli. Questo bagaglio è anche arricchito dalle consapevolezze acquisite nel tempo, che ci hanno portato ad essere chi siamo.

 

Quando ci si relaziona all'altro, si portano con sé le proprie luci e ombre

 

Nella coppia non sono solo due persone a relazionarsi, attraverso di loro si rapportano anche i loro “fantasmi interiorizzati”. Mi riferisco alle immagini interiorizzate delle loro famiglie d’origine, dei loro partner precedenti e di ogni esperienza che ha segnato la loro vita e che si ritrova custodita nella loro Anima. Uno degli aspetti più complessi, a mio avviso, è proprio conciliare tutto ciò.

Un profondo lavoro di consapevolezza, di guarigione delle proprie ferite emotive ed uno mirato al miglioramento delle relazioni possono essere molto utili a tal fine.

 

La coppia è un vero e proprio "Laboratorio Alchemico in divenire".

 

Si fa conoscenza di sé attraverso lo sperimentare la relazione con l’altr*, perché attraverso l'interazione si rende manifesto il proprio mondo interiore e si ha modo di conoscerlo e comprenderlo, oltre a farlo scoprire all’altra persona.

 

Ognuno di noi, dunque, è un vero e proprio mondo sconosciuto

sia ai propri stessi occhi, che allo sguardo dell’altr*.


È importante rapportarci all’altr* come se ci trovassimo di fronte ad un popolo con lingua e tradizioni diverse dalle nostre.

Ci si approccia in punta di piedi, delicatamente e con rispetto, immergendosi sempre più nella sua essenza, imparando anche la sua lingua per comunicare meglio, interessandosi alle sue abitudini, conoscendo il suo passato, la sua cultura, scoprendo le sue aspirazioni e desideri, i suoi gusti, facendo attenzione ai suoi modi di dire, la sua mentalità, i suoi comportamenti.

 

In questo viaggio a due, si sa da dove si parte, ma non si sa dove si arriva,

ma la meraviglia dell’esplorazione continua dei due mondi anima il cammino.

 

Partendo per questo viaggio si inizia a camminare con il proprio bagaglio sulle spalle, manifestando sogni, desideri, aspettative, aspirazioni, buoni intenti, ideali condivisi, affinità elettive, curiosità, paure, voglia di mettersi in gioco.

Si cammina insieme, sostenuti dall’apertura e dalla fiducia meritata l’uno nei confronti dell’altr*, a volte muovendosi a passo di danza, altre volte rincorrendosi, altre volte meditando.

In questo camminare insieme, accompagnandosi mano nella mano nella stessa direzione, è importante mantenere il focus sull’Amore , sia nei confronti dell’altr* che di sé stessi, in modo tale che siano sullo stesso piano di importanza.

 

Nella relazione con l’altr* potremmo avvertire delle affinità che ci fanno sentire in piena sintonia, ma, di fronte ai lati scomodi dell’altr*, non comprendiamo che ciò che non tolleriamo in lui o in lei sono aspetti che abbiamo anche noi sepolti in un angolo oscuro delle nostre profondità.
Poi, proprio grazie all'interazione con l’altr*, queste parti in ombra emergono attraverso la proiezione , un meccanismo di difesa inconscio che ci fa attribuire all’altr* parti di noi che non ci piacciono.

 

A questo punto, attraverso la legge dello specchio, facciamo luce su aspetti di noi che prima erano inconsci. Allenarsi a fare questo processo di consapevolezza e di grande autenticità ci porta ad essere più aperti, comprensivi nei confronti di chi manifesta le stesse ombre.

 

Si sviluppa così una maggiore coscienza di sé ed una maggiore accoglienza dell’altro da sé.

 

Se ci si trova a fare un cammino di Crescita Spirituale in coppia, se la coppia è basata sulla verità, la trasparenza, il rispetto, la lealtà e la condivisione, si riescono a vedere queste ombre emergere dagli abissi del proprio Ego ferito e poi si può scegliere di divenirne consapevoli, accettarle, trasformarle o integrarle.

Ci si può interrogare su quali comportamenti siano stati messi in atto, ferendo l’altr* deliberatamente o inconsciamente, per evitare di procurare sofferenza nell’altr*, nella consapevolezza che siamo tutti interconnessi. Questo atteggiamento porta a sviluppare una maggiore responsabilità nei confronti di sé stessi e a migliorare la relazione con noi e con l’altr*.

In altri casi, si avverte che il carburante della relazione è finito e si può scegliere, per il proprio bene, che il treno è arrivato al capolinea e il viaggio termina lì. Si scende dal treno per salire su un aereo, innalzando la propria frequenza.

 

In un caso o nell’altro, si sale un gradino in più della nostra scala evolutiva.

 

 FRANCESCA DI SARNO

(28/1/2023)

 

Se l’articolo ti è piaciuto, ti risuona quanto ho scritto, se ti sei riconosciuto nelle mie parole e senti il bisogno di acquisire una maggiore chiarezza sulla tua situazione relazionale, fissa un appuntamento con me per una CALL GRATUITA di 30 minuti , scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Vedremo così se potrò accompagnarti in un percorso di COUNSELING EVOLUTIVO QUANTISTICO, in cui abbino l’ascolto empatico alle sessioni energetiche, utili a rimuovere i blocchi più profondi.

Francesca Di Sarno
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