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DALL'UNO AL DUE: VERSO LA RELAZIONE DI COPPIA
- Francesca Di Sarno
Più vado avanti nel mio percorso di evoluzione personale, più entro in relazione con le persone, più mi rendo conto che non c'è una ricetta che vada bene per tutti per arrivare a sperimentare l'Amore. Dipende dalla personalità di ciascuno.
Ho notato in questi anni che chi è troppo concentrato su di sé, dietro a barriere di egocentrismo e tratti narcisisti di personalità, arriva a conoscere l'Amore, quando si spinge oltre questo confine che gli impedisce di vedere l'altro per quello che è. Solo andando oltre se stesso arriva veramente a donare Amore anche agli altri e a sentirsi arricchito interiormente.
Chi invece è molto donativo verso gli altri, come le persone fortemente empatiche che rischiano che, se non hanno fatto un lavoro di integrazione interiore, il loro dare straripante le porti ad annullare se stesse, per via di un inconscio senso di sacrificio di sé, è importante che porti il flusso d’Amore da fuori a dentro.
I vari tipi di personalità non fanno altro che mostrare in che modo gli esseri umani hanno cercato di rispondere alle avversità della vita, per adattarsi meglio all’ambiente sociale in cui hanno vissuto sin da piccoli. Dietro a tutto ciò si nasconde un profondo bisogno di Amore insito nell’essere umano.
La sensazione che ho è che ognuno di noi ha bisogno di arrivare a sperimentare le due polarità, vivere entrambi i ruoli, per giungere all'Unione con sé, all'integrazione interiore e arrivare a percepire di essere Amore.
Quando parlo di “integrazione interiore” mi riferisco all’armonizzazione del nostro principio maschile con quello femminile, il nostro Animus con la nostra Anima, come direbbe Jung. Più sono in grado di accogliere il mio maschile interiore, più riuscirò ad accogliere un uomo, più valorizzo il mio femminile interiore, più sarò in grado di riconoscere il valore di una donna. La realtà esterna è un potente specchio della nostra realtà interna e comprendere questo ci permette di fare dei salti quantici nella nostra evoluzione personale e nella nostra capacità di relazionarci con gli altri.
Queste due polarità sono portatrici della nostra memoria genetica e cellulare e racchiudono le tracce di ferite e traumi lasciati nel nostro corpo, nella nostra mente e nel nostro cuore, quando eravamo bambini da nostro padre e nostra madre. Per questo è molto importante lavorare sulla guarigione del nostro “Bambino Interiore” per imparare a diventare Madre e Padre di noi stessi.
In questo modo riuscirò a guarire antiche ferite con il flusso d’Amore che rivolgo a me stesso, senza riversare sugli altri un carico pesante di aspettative, nella insana speranza che loro possano sopperire ad eventuali carenze affettive infantili, dandomi ciò che i miei genitori non mi hanno dato o che la vita non mi ha dato. Questo ci farebbe relazionare nel ruolo di persone bisognose di essere salvate, sentendosi delle vittime o dei bambini affamati di Amore. Questa percezione interiore si tradurrebbe in un atteggiamento che ci porta a deresponsabilizzarci, attribuendo all’altro il ruolo di “salvatore/salvatrice”, delegando quindi a lui o lei il nostro potere personale per raggiungere una vita felice.
Scegliere di stare bene, di migliorare la relazione con se stesso e con il partner è una scelta che deve partire da dentro, è una scelta che ha il sapore di un seme in cui si cela la pulsante e vivificante energia dell’Amore. Questa scelta la si fa per nutrire l’Amore nei confronti di se stessi, del partner e di chi ci sta intorno.
Attraverso questo percorso del cuore si arriverebbe a scoprire di essere Amore e di poterlo dare al contempo in un flusso continuo, in un circolo virtuoso che genera ed emana vibrazioni potenti che innalzano l'Anima di chi lo vive in prima persona e dell’entourage.
Quando nel corso della nostra vita l’Amore bussa alla nostra porta, non sempre abbiamo occhi per vedere, orecchie per sentire e un cuore aperto e pronto ad accogliere. Non sempre siamo pronti per amare ed essere amati, proprio perché le nostre paure, le nostre proiezioni, i nostri traumi ci creano un filtro tossico che ci impedisce di cogliere la realtà per ciò che è.
In questi casi sarebbe importante riuscire a farsi forza per vedere cosa c’è al di là della siepe e scoprire l’ignoto che ci spaventa e attira al contempo. Bisogna così armarsi di un decespugliatore per fare spazio attorno alla nostra casa, per liberare la via dai rovi che abbiamo fatto crescere dinanzi al cuore per impedirci di sentire la sofferenza.
Il dialogare in modo autentico con il partner, dopo averlo fatto con se stessi in un processo di conoscenza di sé, apre le porte ad una relazione vera, nutriente, evolutiva, in cui entrambi i membri della coppia portano avanti il diritto di esprimersi e di essere se stessi, nel rispetto dell’altro.
L’ascolto profondo di sé e dell’altro ci può dare la spinta necessaria per fare atti di coraggio, mossi dalla Fede, per aprire il sentiero che ci porta all’Amore.
Io ho scelto. Tu che intendi fare?
Sei pronto per arrivare a sentire di ESSERE AMORE?
Vorresti scegliere di VIVERE NELL’AMORE?