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“C'E' ANCORA DOMANI"
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“C'E' ANCORA DOMANI"

  • Francesca Di Sarno

Ieri ho visto il film "C'è ancora domani", prima opera da regista di Paola Cortellesi. Il titolo lascia presagire un senso di speranza. Il film è un affresco in bianco e nero dell’Italia del dopoguerra, della fase della ricostruzione in cui si viveva nella povertà economica, affettiva e culturale.

Attraverso la descrizione della storia di una famiglia italiana di un ceto sociale popolare, in cui Paola Cortellesi interpreta la moglie di Valerio Mastandrea, ci mostra le dinamiche relazionali tra marito e moglie, basate sulla violenza fisica, emotiva, psicologica, sulla sopraffazione economica.

Ci fa toccare con mano come, fino a pochi decenni fa, la donna fosse considerata di fatto una proprietà dell'uomo, dunque una schiava, come la donna non avesse il diritto di voto fino al 1946, non avesse diritto di esprimere il proprio pensiero in famiglia e fuori, perché ritenuta un essere inferiore, questo a prescindere dallo status sociale della donna.

Questo film mi ha creato una forte rabbia, indignazione, tristezza, per tutte le donne che hanno vissuto in quello stato per centinaia di anni.

Schiacciate e spente da una condizione continua di profonda umiliazione, annichilimento, svalutazione, per via di una cultura maschilista e patricentrica, tipica dell'era dei Pesci, basata su lotte di potere, violenze, sopraffazioni e manipolazioni.

Adesso fortunatamente i tempi stanno cambiando, siamo entrati alla fine del 2020 nell'Era dell'Acquario, che durerà circa 2160 anni.

Il covid ha rappresentato un'opportunità per un risveglio di coscienza collettivo, creando un forte spartiacque tra chi ha iniziato a risvegliare la propria coscienza, chi ha continuato il lavoro di trasformazione interiore e chi invece è rimasto fossilizzato nella propria zona di comfort, facendo resistenza al flusso.

L'Era dell'Acquario porta con sé una ventata di novità, un senso di profonda innovazione, l'eliminazione di schemi mentali, emotivi e sociali desueti e obsoleti, relegati ad un passato antico.

Questo per fare spazio ad un nuovo modo di relazionarsi, fondato su condivisione, rispetto e armonia nelle relazioni, fratellanza, pace, unione e su un senso di profonda appartenenza a delle comunità animate da solidarietà, cooperazione e valori condivisi.

Tutto ciò è già profondamente percepito da molti di noi che stanno da tempo in un cammino di Risveglio Spirituale.

Tuttavia, come è facilmente comprensibile nella fase di transizione in cui ci troviamo tra la fine di un'era e l'inizio di un'altra, continuano ad esistere tuttora degli strascichi dell'era precedente, li voglio considerare come tali, che vede ancora la presenza di casi legati al femminicidio.

È dunque importante che le donne in primis comprendano il ruolo fondamentale che hanno innanzitutto nei confronti di sé stesse, nei confronti dell'uomo, e, soprattutto, nei confronti dei propri figli a cui trasmettono con l'esempio.

Figli maschi che, una volta divenuti uomini, non dovranno imparare ad usare violenza verso le loro donne, per relazionarsi a loro.

Figlie femmine che, spettatrici di come la madre viene trattata dal padre, non dovranno apprendere che è normale che la donna venga umiliata costantemente dall'uomo.

La donna, dunque, ha una grande responsabilità nella società ed è importante che ne divenga sempre più cosciente.

È giunto il momento che la donna si liberi di tutti gli impedimenti e irretimenti psicologici, fisici, emotivi, economici che l'hanno condizionata a lungo, relegandola ad un ruolo inferiore nella società, che l'ha tenuta prigioniera di queste gabbie per troppo tempo.

È arrivato il momento che la donna inizi a lavorare su di sé, per sviluppare l'Amore Incondizionato verso di sé e divenire un individuo libero, non manipolabile, per comprendere chi è realmente, per accrescere la sua autostima, acquisendo la consapevolezza dei suoi poteri intrinsechi, attraverso il risveglio del suo Femminile Sacro.

Un'energia che la porta ad essere intuitiva, connessa con l'Universo e la Natura attorno a sé, in profondo contatto con il proprio mondo interiore, aperta e ricettiva, amorevole, accogliente verso gli altri, nutrendo rispetto per sé, perché è arrivata a riconoscere il proprio valore.

Dopo che avrà fatto questo processo interiore diverrà una guida autorevole per l'uomo, che, per stare con lei, sarà stimolato a fare un lavoro profondo su di sé, risvegliando la propria energia femminile, per bilanciarsi ed essere allineato a questo nuovo modo di essere donna.

Questi processi di grande trasformazione interiore porteranno uomo e donna ad un nuovo essere in relazione.

 

FRANCESCA DI SARNO

(12.11.2023)

Francesca Di Sarno
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