Abbiamo perso di vista chi siamo profondamente...

Hai mai pensato che i tuoi valori sono quelli legati all'educazione che hai ricevuto, alla religione a cui ti hanno fatto avvicinare, alle tradizioni e ai costumi del paese in cui sei cresciuto, alle regole sociali della cultura in cui sei immerso.

Cosa succederebbe se tu fossi nato in un altro paese? Quali sarebbero i tuoi valori? Non credi che sarebbero diversi?  Ti basta osservare popolazioni di altre nazionalità per renderti conto che sarebbero diversi.

Premesso questo ci rendiamo conto che tutto ciò fa parte delle nostre sovrastrutture che ci hanno fatto identificare come "persone" in modelli prestabiliti da terzi. Strato su strato abbiamo creato la "persona", dal greco la "maschera", che ci ha allontanato dalla nostra vera essenza.

Abbiamo perso di vista chi siamo profondamente...

Chi sei tu realmente se non ti identificassi in quella religione, in quei modelli culturali, nei valori trasmessi dalla tua educazione?Chi sei tu in profondità se fossi spogliato di tutto ciò che ti è stato aggiunto da terzi e a cui ti sei adattato per conformarti ad un sistema nel quale poi non ti senti realmente riconosciuto?

Ad un certo punto della nostra vita qualcosa stride in noi, avvertiamo un forte bisogno interiore di infrangere le regole, di ribellarci a un sistema convenzionale, mettendo in dubbio tutto ciò che ha fatto parte del nostro mondo, della nostra zona di comfort, fino a quel momento. Quella nota fuori dal coro altro non è che la nostra Anima che tenta di farsi sentire e vedere da noi. È il suo grido che ci urla dentro di svegliarci, di aprire gli occhi alla verità dello Spirito.

Come si reagisce di fronte a tutto ciò?

C'è chi, "ricevuta la chiamata", ascolta quella voce e decide di incamminarsi alla ricerca del proprio Sé, la nostra parte più profonda di noi per allineare la propria vita, le proprie scelte a ciò che sente dentro, per incarnare la coerenza spirituale con se stesso e manifestarla nella quotidianità agli altri.

C'è chi si spaventa e mette la testa sotto la sabbia come uno struzzo, tentando di costruire mura alte e invalicabili per non sentire il proprio cuore, auto-infliggendosi una paralisi emotiva.

C'è chi l'ascolta per poco, si muove di conseguenza, ma poi si spaventa e tenta di nascondere i cocci sotto il tappeto, facendo finta che nulla sia successo, negando a se stesso l'immagine di se' emersa ai propri occhi e rifiutando di affrontare la realtà.

C'è chi ignorandola per una vita finisce per ammalarsi del "male di vivere", sviluppando malattie psicosomatiche, per scoprire in punto di morte di non aver mai vissuto realmente ciò che aveva sempre sognato.

Noi siamo giunti su questa Terra per conoscere noi stessi, sperimentando e affrontando le sfide della vita e per prendere al volo quello che l'Universo ci dona.

Siamo nati per essere felici, per sviluppare Amore Incondizionato dentro e fuori di noi.

Tutto ciò che ci succede è un dono p

Francesca Di Sarno